DESE
GRAVEL IN THE LAND OF VENICE
PROVINCIA: TREVISO
LOCALITÀ DI PARTENZA: MOGLIANO VENETO
INTERESSE: GRADEVOLE
PROVINCIA: TREVISO
LOCALITÀ DI PARTENZA: MOGLIANO VENETO
INTERESSE: GRADEVOLE
MAPPA E ALTIMETRIA
DATI DEL PERCORSO
63,8 km. | 80 mt. disl.+ | 03:30′ | 1 mt. | 23 mt. |
lunghezza | dislivello | tempo | quota min. | quota max |
63,8 km. | 80 mt. disl.+ | 03:30′ |
lunghezza | dislivello | tempo |
1 mt. | 23 mt. |
quota min. | quota max |
Arte cultura
La storia
La natura
Eno-gastronomia
Impegno fisico
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 16,5% |
SENTIERO | 21,2% |
NON ASFALTATA | 0 |
STERRATO | 7,8% |
PAVÈ | 0,1% |
LASTRICATO – S. BIANCA | 28,6% |
ASFALTO | 25,8% |
PUNTI DI PASSAGGIO
MOGLIANO VENETO | |
TREVIGNANO | Nuova ciclabile del Dese |
MARTELLAGO | Parco Laghetti |
SCORZE’ | Itinerario dei Cinque Mulini |
SILVELLE | Ciclabile Treviso – Ostiglia |
SCANDOLARA | |
ZERO BRANCO | Passante Verde |
CAMPO CROCE | Filanda Motta |
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 16,5% |
SENTIERO | 21,2% |
NON ASFALTATA | 0 |
STERRATO | 7.8% |
PAVÈ | 0,1% |
LASTRICATO – S. BIANCA | 28,6% |
ASFALTO | 25.8% |
PUNTI DI PASSAGGIO
MOGLIANO VENETO |
TREVIGNANO |
Nuova ciclabile del Dese |
MARTELLAGO |
Parco Laghetti |
SCORZE’ |
Itinerario dei Cinque Mulini |
SILVELLE |
Ciclabile Treviso – Ostiglia |
SCANDOLARA |
ZERO BRANCO |
Passante Verde |
CAMPOCROCE |
Filanda Motta |
E anche in questo viaggio è sempre l’acqua a essere protagonista. Stavolta è il fiume Dese ad accompagnarci: un fiume lento che attraversa diversi comuni e ne porta con se tutta la storia.
Si parte da Mogliano sconfinando a Venezia e a Padova. È un percorso completamente pianeggiante ma non per questo meno interessante
LA VISTA (arte e cultura)
A Mogliano possiamo lasciarci avvolgere dall’esuberante presenza di ville venete disseminate su tutto il territorio e facilmente raggiungibili con la nostra bici. Partiamo dal 1600 con Casa Amaldi in località Marocco, elegante e rustica allo stesso tempo, sempre nella stessa località troviamo anche Villa Benetton “La Marignana” sede anche del museo dello scultore Toni Benetton. Arriviamo poi al 1700 con Villa Bianchi e l’oratorio della Santissima Trinità e ancora Villa Buratti che riprende lo schema veneziano. Villa Coldulmer, Villa da Riva, Villa Gavioli, Villa Marchesi e Villa Michieli completano poi quest’emiciclo nobiliare che riempie di luce Mogliano Veneto. Tutte le ville sono state inserite nella lista dei patrimoni dell’Umanità UNESCO.
L’UDITO (storia)
Durante la Prima Guerra Mondiale, le ville divennero ospedali militari e sedi delle armate impegnate sul basso Piave
Il comune di Mogliano veneto non fu coinvolto direttamente nei combattimenti della prima guerra mondiale, ma le sue ville divennero sedi delle armate e degli ospedali militari. La Grande Guerra devastò Mogliano, oltre ai morti, dovette fare i conti con disoccupazione, epidemie e miseria. Fu grazie allo sviluppo della pesca, sviluppatasi nel periodo tra le due guerre e diventato prodotto tipico, che la situazione migliorò. La seconda guerra mondiale non fu da meno in quanto a distruzioni causate dai bombardamenti degli alleati. Dopo il conflitto Mogliano iniziò la ricostruzione che portò a un notevole sviluppo in pochi anni.
L’OLFATTO (natura)
Laghetti, lungargine del fiume Dese e sentieri ricavati dai canali di irrigazione. È in questa biodiversità che scopriremo, grazie alla nostra bici, una natura varia e a volte inaspettata
Come inaspettato è un tratto del nostro viaggio: il percorso ciclopedonale dei quattro molini e l’oasi Todori di Scorzè. Seguendo controcorrente il fiume si arriva al primo mulino, il mulino Michieletto, il più piccolo dei tre. Proseguendo lungo il corso del fiume arriviamo nell’oasi Todori. È un luogo magico, seppur simile a tanti altri, perché gli odori i colori e i rumori sembrano uscire da una fiaba. Poco più avanti si trova il mulino Todori. Sempre proseguendo lungo il fiume si arriva al mulino Bonotto. A un certo punto lasciamo per un po’ il corso del fiume per poi ritrovarlo più avanti vicino al mulino Cosma dove finisce la ciclopedonale.
Il GUSTO (enogastronomia)
È sempre la cucina tradizionale veneta, con la sua genuinità e semplicità a primeggiare nei piatti proposti su tutto il territorio di Mogliano Veneto
TATTO (impegno fisico)
Iniziamo il nostro tragitto partendo da Mogliano e dirigendoci verso Martellago. Utilizziamo in parte la ciclabile di recente costruzione lungo l’argine del Dese. Arrivati a Martellago continuiamo lungo i sentieri del Parco Laghetti. Superato il centro del paese, a fianco del Golf Club, giungiamo in località Cosma dove inizia il percorso ciclopedonale dei Quattro Molini. Un succedersi di sentieri lungo gli argini dei canali di irrigazione, ci conducono al comune di Trebaseleghe per incrociare la Treviso Ostiglia in località Silvelle. La percorriamo fino a Badoere, per poi lasciarla e dirigerci verso Zero Branco per strade secondarie, percorsi interpoderali e argini di fiumi. Utilizzando alcune strade di servizio del “Passante Verde” ci spingiamo fino a Campocroce e dopo pochi chilometri siamo a Mogliano.
DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI
I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).
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L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.
L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.
Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.
I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.
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