ALTINATE

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: VENEZIA

LOCALITÀ DI PARTENZA: SAN DONÀ DI PIAVE

INTERESSE: ATTRATTIVO 

PROVINCIA: VENEZIA
LOCALITÀ DI PARTENZA: SAN DONÀ DI PIAVE
INTERESSE: ATTRATTIVO

MAPPA E ALTIMETRIA

Mappa Altinate
Altimetria Altinate

DATI DEL PERCORSO

60,8 km. 80 mt. disl.+ 03:30′ 0 mt. 10 mt.
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
60,8 km. 80 mt. disl.+ 03:30′
lunghezza dislivello tempo
0 mt. 10 mt.
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 20,5%
SENTIERO 10,7%
NON ASFALTATA 0%
STERRATO 21,3%
PAVÈ 0,5%
LASTRICATO – S. BIANCA 20,8%
ASFALTO 26,2%

PUNTI DI PASSAGGIO

SAN DONÀ DI PIAVE Fiume Piave – Sacro alla Patria
FOSSALTA DI PIAVE Gravel Road – percorso Hemingway
MEOLO Tenute di Ca’ Tron
QUARTO DI ALTINO Greenway del Sile
PORTEGRANDI Taglio del Sile – Laguna Veneta
CAPOSILE Ponte di Barche – La Piave Vecchia
MUSILE SUL SILE Ciclovia del Consorzio BIM

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 20,5%
SENTIERO 10,7%
NON ASFALTATA 0%
STERRATO 21,3%
PAVÈ 0,5%
LASTRICATO – S. BIANCA 20,8%
ASFALTO 26,2%

PUNTI DI PASSAGGIO

SAN DONÀ DI PIAVE
Fiume Piave – Sacro alla Patria
FOSSALTA DI PIAVE
Gravel Road – percorso Hemingway
MEOLO
Tenute di Ca’ Tron
QUARTO DI ALTINO
Greenway del Sile
PORTEGRANDI
Taglio del Sile – Laguna Veneta
CAPOSILE
Ponte di Barche – La Piave Vecchia
MUSILE SUL SILE
Musile sul Sile Ciclovia del Consorzio BIM

Sterrati, golene, strade arginali, ciclabili e la Laguna Veneta. Pedaleremo con facilità nell’ambiente fluviale più ricco di biodiversità del Veneto orientale.

LA VISTA (arte e cultura)

È ancora una volta il fiume Piave, con le sue sponde a far da catalizzatore alla cultura. Carducci, D’Annunzio, Buzzati ed Hemingway, sono stati attratti dal Piave e dalle vicende della prima guerra mondiale lungo le sue sponde.

E il filo conduttore del Museo della Bonifica (MUB) è proprio il Basso Piave con l’uomo al centro di questo paesaggio acquatico, difficile e attrattivo allo stesso tempo. Il Museo della Bonifica è collocato in un’area di un ex convento per Clarisse progettato nel 1967. Nel 2021 è stato creato un nuovo spazio espositivo dedicato al tema Grande Guerra e Bonifica e la realizzazione di un’App, che permette una visita interattiva e coinvolgente del Museo, grazie ai numerosi contenuti multimediali. Una visita al MUB è consigliata per chi vuole approfondire la conoscenza di questo territorio.

L’UDITO (storia)

Le inondazioni distruttive del Piave, le bonifiche e gli eventi bellici hanno segnato tutto questo territorio. E non sarà difficile, mentre si pedala lungo le golene del fiume, udire in lontananza le voci operose dei contadini che lavorano la terra salvata dalle alluvioni.

Il nome della città, secondo un’antica tradizione, risale a San Donato Vescovo dell’Epiro. Il corpo del Santo fu portato a Venezia nel 1128, dopo una vittoriosa crociata in Terra Santa. Prima delle opere di bonifica, 1871-1915, nessun argine era in grado di contenere le acque del Piave. Quest’impresa titanica di bonifica cambiò completamente tutto il territorio trasformando le zone paludose in terreni coltivabili. Purtroppo le vicende belliche che seguirono subito dopo le bonifiche, distrussero completamente San Donà di Piave. Ma gli abitanti, con grande forza e coraggio, si rimboccarono le maniche e iniziarono a ricostruire le case, riattivarono le opere di bonifica e rimisero in funzione le attività economiche e sociali che già esistevano nel paese

L’OLFATTO (natura)

È la biodiversità che caratterizza questo percorso. Incontreremo specie floro-faunistiche di grande interesse. Seguiamo il nostro olfatto che ci porterà a conoscere la ninfea bianca o la calta palustre.

Tra gli ambienti, in cui si conservano le più importanti biodiversità, troviamo a San Donà di Piave i saliceti e il parco fluviale: rappresentano un interessante biotopo forestale, in cui si conserva l’identità naturalistica dell’antica foresta umida, dove troviamo il rospo comune, la biscia tessellata, e numerose specie di uccelli che vivono e nidificano proprio nelle zone umide

Il GUSTO (enogastronomia)

Dato che il Veneto è riconosciuto anche come “Terra della tentazione” lasciamoci tentare dalla varia e vasta quantità di prodotti e specialità culinarie che ci vengono offerte.

La cucina del Basso Piave è molto varia perché storicamente questo territorio è stato più volte luogo di incontro tra popoli molto diversi tra loro.
È soprattutto la semplicità dei prodotti e la gran quantità di combinazioni che creano questa grande ricchezza di piatti.
Eccone alcuni tra i più conosciuti della tradizione: Radici e fasioi, fortaja e tripa

TATTO (impegno fisico)

Il percorso è completamente pianeggiante e si sviluppa lungo gli sterrati, le golene e le strade arginali. Abbiamo la possibilità di pedalare lungo la Greenway del Sile, da Quarto d’Altino fino a Caposile, costeggiando la Laguna Veneta, per poi prendere le ciclabili costruite lungo la Piave Vecchia e il fiume Piave.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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