LA ROMEA
GRAVEL IN THE LAND OF VENICE
PROVINCIA: VENEZIA
LOCALITÀ DI PARTENZA: CHIOGGIA
INTERESSE: SUPERLATIVO
PROVINCIA: VENEZIA
LOCALITÀ DI PARTENZA: CHIOGGIA
INTERESSE: SUPERLATIVO
MAPPA E ALTIMETRIA
DATI DEL PERCORSO
81,6 km. | 90 mt. disl.+ | 5 h | -3 mt. | 8 mt. |
lunghezza | dislivello | tempo | quota min. | quota max |
81,6 km. | 90 mt. disl.+ | 5 h |
lunghezza | dislivello | tempo |
-3 mt. | 8 mt. |
quota min. | quota max |
Arte cultura
La storia
La natura
Eno-gastronomia
Impegno fisico
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 8,3% |
SENTIERO | 26,7% |
NON ASFALTATA | 0% |
STERRATO | 6,3% |
PAVÈ | 3,1% |
LASTRICATO – S. BIANCA | 12,2% |
ASFALTO | 43,4% |
PUNTI DI PASSAGGIO
CHIOGGIA | Centro Storico |
L’orologio più antico del mondo | |
Mercato del pesce | |
Porta Santa Maria | |
Ciclovia del Mediterraneo | |
Canale Aleghero | |
CONCHE | Piovini |
Spiaggia della Boschettona | |
Casoni della Fogolana | |
BRENTA D’ABBÀ | Fiume Bacchiglione |
CIVÈ | Oasi Cà di Mezzo |
CA’ BIANCA | |
CA’ PASQUA | Fiume Brenta |
ISOLA VERDE | Gli orti |
SOTTOMARINA | Lungo Mare |
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 8,3% |
SENTIERO | 26,7% |
NON ASFALTATA | 0% |
STERRATO | 6,3% |
PAVÈ | 3,1% |
LASTRICATO – S. BIANCA | 12,2% |
ASFALTO | 43,4% |
PUNTI DI PASSAGGIO
CHIOGGIA |
Centro Storico |
L’orologio più antico del mondo |
Mercato del pesce |
Porta Santa Maria |
Ciclovia del Mediterraneo |
Canale Aleghero |
CONCHE |
Piovini |
Spiaggia della Boschettona |
Casoni della Fogolana |
BRENTA D’ABBÀ |
Fiume Bacchiglione |
CIVÈ |
Oasi Cà di Mezzo |
CA’ BIANCA |
CA’ PASQUA |
Fiume Brenta |
ISOLA VERDE |
Gli orti |
SOTTOMARINA |
Lungo Mare |
Con le sue calli, le case colorate, i ponti, sospesa tra il mare e il cielo, Chioggia sembra davvero una Venezia in miniatura. Inizieremo un altro splendido viaggio nell’estremo lembo meridionale della Laguna di Venezia
LA VISTA (arte e cultura)
Pedaleremo in una città con una storia millenaria ma molto dinamica e piena di vita
L’accesso alla città avviene attraverso la Porta di Santa Maria del 1530. Un tempo Chioggia era una città murata e questo era l’unico accesso per chi vi giungeva dalla terraferma e così è rimasto.
Uno degli angoli più suggestivi è il piccolo sagrato, detto anche Rifugio Peccatorum, sul lato sud della Cattedrale alla nostra sinistra appena si entra dalla Porta. Il complesso in marmo raffigurala Madonna col Bambino. Si narra che i condannati a morte si fermavano per recitare l’ultima preghiera.
Proseguendo, alla nostra destra, una targa su Palazzo Poli ricorda che per qualche anno fu la Casa di Carlo Goldoni.
Al centro della piazza troviamo la Basilica di San Giacomo con le sue ‘tolele’, gli ex voto che testimoniano la profonda religiosità popolare.
Uno degli edifici più antichi della città è il Palazzo Granaio, in stile gotico, costruito nel 1328. Inizialmente era utilizzato come deposito per il grano e poggiava su 64 colonne in Pietra d’Istria, con la funzione di proteggere le provviste in caso di acqua alta e umidità. Alla fine del’800 le colonne sono state cementate e lo spazio chiuso è stato adibito a magazzino per il pesce. La pescheria è una tappa obbligata per chi viene in visita a Chioggia.
L’UDITO (storia)
Chioggia è così ricca di storia perché la sua esistenza, con molto probabilità, risale all’epoca romana
L’isola di Chioggia fu distrutta per ben due volte ma l’evento storico più determinante fu senz’altro la storica Guerra di Chioggia (1379-80) tra le Repubbliche marinare di Genova e di Venezia. Sottomarina venne rasa al suolo dai genovesi che strinsero d’assedio Chioggia, liberata poi dalla flotta veneziana. Ne seguì un lungo periodo di crisi tra il ‘400 e il ‘500 con pestilenze e carestie, portando gli abitanti a scoprire la pesca come fonte di sostentamento primaria.
Durante la Grande Guerra e le fasi finali della seconda Guerra mondiale, Chioggia ebbe un’importanza strategica.
L’OLFATTO (natura)
A poche miglia al largo di Chioggia si possono scoprire delle conformazioni rocciose uniche ne loro genere
Sono le cosiddette Tegnùe (trattenute), incredibilmente uniche per la struttura e per gli organismi che le abitano. Le Tegnùe si trovano soprattutto di fronte alle coste del Nord Adriatico, ma è proprio davanti al litorale di Chioggia che sono stati rinvenuti, fino ad ora, i raggruppamenti più importanti. Le Tegnùe sono anche chiamate “barriere coralline adriatiche” perché sembra che la loro formazione sia dovuto ad alghe calcaree e invertebrati biocostruttori come i coralli.
Il GUSTO (enogastronomia)
La cucina chioggiotta è molto vasta e non solo per i prodotti di mare ma anche di laguna e di terra
La tradizione è uno dei punti fermi di tutti i ristoratori. I cibi e i piatti più rappresentativi da gustare sia dolci che salati sono: Sarde in Saor, Sepe in Tecia, Radicchio di Chioggia, Suca Baruca, Smegiassa, Creme fritte
TATTO (impegno fisico)
Siamo al livello del mare e quindi nessuna difficoltà per noi pedalatori se non il vento in alcuni periodi dell’anno.
La prima parte del percorso, tagliando la laguna lungo un argine ciclabile, ci porta a nord di Chioggia, sconfinando nel padovano, per conoscere la spiaggia della Boschettona e i Casoni della Fogolana. Rientrati a Chioggia, ci dirigiamo verso Sottomarina, e proseguendo lungo i percorsi degli orti nella zona sud, raggiungiamo le foci del Brenta. La fine del giro è lungo la Laguna del Lusenzo, che con la pista ciclabile permette di fare il giro della laguna, arrivando a Chioggia o viceversa.
DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI
I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).
Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.
L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.
L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.
Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.
I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.
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