ADRIATICA
GRAVEL IN THE LAND OF VENICE
PROVINCIA: ROVIGO
LOCALITÀ DI PARTENZA: ROSOLINA
INTERESSE: ATTRATTIVO
PROVINCIA: ROVIGO
LOCALITÀ DI PARTENZA: ROSOLINA
INTERESSE: ATTRATTIVO
MAPPA E ALTIMETRIA
DATI DEL PERCORSO
62,7 km. | 70 m | 3 h | 0 m | 3 m |
lunghezza | dislivello | tempo | quota min. | quota max |
62,7 km | 70 m | 3 h |
lunghezza | dislivello | tempo |
0 m | 3 m |
quota min. | quota max |
Arte cultura
La storia
La natura
Eno-gastronomia
Impegno fisico
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 0 |
SENTIERO | 0 |
NON ASFALTATA | 20,1% |
STERRATO | 24,6% |
PAVÈ | 0 |
LASTRICATO – S. BIANCA | 12,8% |
ASFALTO | 42,5% |
PUNTI DI PASSAGGIO
ROSOLINA | |
IDROVORA ROSOLINA | Po di Levante |
Paradiso degli uccelli | |
CASONE CASONETTO | Parco regionale del Delta del Po |
PINETA DI ROSOLINA | |
PORTO CALERI | Giardino Botanico |
ROSOLINA MARE | |
FOCE DELL’ADIGE | Torre Panoramica Foce dell’Adige |
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 0 |
SENTIERO | 0 |
NON ASFALTATA | 20,1% |
STERRATO | 24,6% |
PAVÈ | 0 |
LASTRICATO – S. BIANCA | 12,8% |
ASFALTO | 42,5% |
PUNTI DI PASSAGGIO
ROSOLINA |
IDROVORA ROSOLINA |
Po’ di Levante |
Paradiso degli uccelli |
CASONE CASONETTO |
Parco regionale del Delta del Pò |
PINETA DI ROSOLINA |
PORTO CALERI |
Giardino Botanico |
ROSOLINA MARE |
FOCE DELL’ADIGE |
Torre Panoramica Foce dell’Adige |
ADRIATICA / Rosolina – Spiagge, pineta, lagune e valli da pesca. Luoghi dai forti contrasti che trasmettono seduzione, magia e meraviglia. E’ un vero “labirinto d’acqua” e va scoperto lentamente, è il luogo dove “la terra non comincia e il mare non finisce”
LA VISTA (arte e cultura)
Il “museo diffuso via delle valli”, è un’opera museale moderna che, in pieno stile “en plein air”, che mette in mostra la bellezza naturale del territorio attraverso un itinerario costituito da scorci unici nel loro genere. L’opera è costituita da due torrette di avvistamento e da punti di sosta dove è possibile fermarsi per ammirare il paesaggio, rappresenta uno strumento per il turista per apprezzare le meraviglie della Laguna di Caleri e del sistema vallivo circostante. Un museo all’aria aperta immerso nella splendida cornice naturale del Delta del Po, lungo la strada che collega Rosolina Mare all’Isola di Albarella, che rappresenta un’opportunità importante di valorizzazione del territorio, un’opera che coniuga arte, cultura e natura e che si inserisce nel solco di un turismo lento e sostenibile di cui Rosolina è pioniere, grazie anche alla conformazione paesaggistica del luogo.
L’UDITO (storia)
Poco a Ovest dell’attuale strada statale “Romea”, correva la linea costiera. Fino al XII secolo sboccava in mare un ramo secondario del Po, ma con la rotta di Ficarolo (1150) il fiume si diramò in Po di Levante, Scirocco e Tramontana, quest’ultimo artefice della formazione dell’attuale territorio di Rosolina. Completamente circondata dall’acqua del Po, dell’Adige, del mare e del canale di Brontolo, Rosolina ha origini antiche come testimoniano il tracciato dell’antica Via Popillia e la presenza di ciò che rimane del cordone dunoso.
L’OLFATTO (natura)
Il giardino botanico litoraneo di Porto Caleri è una riserva naturale e un giardino botanico situata a Porto Caleri, lembo estremo del litorale di Rosolina, incluso nel Parco regionale veneto del Delta del Po. La visita al giardino, che si può compiere lungo un percorso che si snoda tra la pineta, le dune e i piccoli stagni per raggiungere infine la spiaggia e poi la laguna, permette di capire come cambino gli ambienti e come si modifichi la vegetazione.
La formazione di questo tratto di litorale è connessa alle vicende geologiche del Delta del Po che cominciò a formarsi alla fine dell’era geologica del Terziario, quando dalle Alpi e dagli Appennini, che avevano completato il loro sollevamento, vennero erosi enormi volumi rocciosi; i sedimenti trasportati dai fiumi si depositarono nel grande golfo padano che nell’era del pliocene si estendeva a ovest fino all’attuale Piemonte. Con il Quaternario il livello del mare si abbassò di 150 m facendo affiorare la regione della Padania e l’alto Adriatico. Con l’era post-glaciale le acque tornarono a salire fino al livello attuale. I materiali accumulati nel frattempo provengono tutti dal Po e dagli altri fiumi principali (Adige e Bacchiglione).
Il giardino si estende su circa 44 ettari e ha lo scopo di conservare un ambiente naturale spontaneo, in cui sono ben visibili le diverse conformazioni dell’ambiente e della vegetazione man mano che ci si sposta dalla pineta alle dune e dalla spiaggia alla laguna. Gli interventi umani si limitano alla manutenzione e alla messa in sicurezza dei sentieri che ne permettono la visita. Per questa ragione il sottobosco non viene toccato permettendone così la naturale decomposizione che favorisce la formazione dello strato di humus necessario alle piante per alimentarsi.
Il GUSTO (enogastronomia)
La Vongola verace del Polesine è un mollusco caratterizzato da una conchiglia di forma ovaloide, leggermente troncata nella parte posteriore e con valve solcate da striature radiali che si incrociano con solchi concentrici di accrescimento ben evidenti. La polpa è turgida ed abbondante per quasi tutto il periodo dell’anno. Si alleva nelle lagune che ricadono nei Comuni di Rosolina, Porto Viro e Porto Tolle per un totale di circa 5300 ettari, all’interno del Parco del Delta del Po. Queste aree sono divise dal mare da un lembo di sabbia denominato scanno. Le vongole vengono prodotte tra la terra ferma e lo scanno, nelle zone dove la circolazione dell’acqua è abbondante. La vongola ha carni molto magre e fornisce una discreta quantità di proteine e un elevato apporto di fosforo, ferro e vitamina A. Viene consumata sia cruda che cotta, come base per sughi o come ingrediente per le insalate di pesce.
TATTO (impegno fisico)
Uno dei più bei giri cicloturistici nell’area del Delta del Po, percorso completamente pianeggiante che si sviluppa lungo litorale di Rosolina Mare e le valli e la laguna. Significa passare in pochi chilometri dalla frenesia delle spiagge e delle zone residenziali al silenzio e alla tranquillità della pineta. Affronteremo lunghi tratti dove si pedala in mezzo ad amplissimi specchi d’acqua, si attraversa tutto il territorio, in parte lagunare e paludoso e in parte ampia campagna agricola, tra l’ultimo tratto del fiume Adige e il Po di Levante. A Porto Caleri si scoprirà l’aspetto più naturalistico del tour tra le dune e le aree umide del giardino botanico. , Nell’area si potrebbero incontrare dei divieti di accesso in bicicletta. Invitiamo vivamente a rispettare tale segnaletica, proseguendo comunque a piedi per approfittare di visitare un luogo di una bellezza straordinaria, che merita il massimo rispetto.
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I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.
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