BASSA VERONESE

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: VERONA

LOCALITÀ DI PARTENZA: BOVOLONE

INTERESSE: GRADEVOLE

PROVINCIA: VERONA
LOCALITÀ DI PARTENZA: BOVOLONE
INTERESSE: GRADEVOLE

MAPPA E ALTIMETRIA

mappa percorso terre del risorgimento
altimetria percorso terre del risorgimento

DATI DEL PERCORSO

78,0 km 120 m 4h 12 m 30 m
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
78,0 km 120 m 4h
lunghezza dislivello tempo
12 m 30 m
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 26,3%
STERRATO 5,2%
PAVÈ 0
LASTRICATO – S. BIANCA 26,5%
ASFALTO 42,0%

PUNTI DI PASSAGGIO

BOVOLONE
ISOLA DELLA SCALA Santuario della Madonna della Bastia
Torre Scaligera
ERBE’
PELLEGRINA
CONCAMARISE
SANGUINETTO Castello di Sanguinetto
Palude del Brusà – Le Vallette
CEREA
Pieve San Giovanni in campagna
Parco valle Menago

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 27,0%
STERRATO 1,4%
PAVÈ 0,3%
LASTRICATO – S. BIANCA 14,5%
ASFALTO 56,8%

PUNTI DI PASSAGGIO

BOVOLONE
ISOLA DELLA SCALA
Santuario della Madonna della Bastia
Torre Scaligera
ERBE’
PELLEGRINA
CONCAMARISE
SANGUINETTO
Castello di Sanguinetto
Palude del Brusà – Le Vallette
CEREA
Pieve San Giovanni in campagna
Parco valle Menago

BASSA VERONESE / Bovolone – È chiamata Bassa Veronese la grande pianura a sud della città di Verona, che offre la vista di una distesa di paesaggi immensi, per chi ama la solitudine e l’ascolto della natura.

LA VISTA (arte e cultura)

Notevole per il suo patrimonio artistico-culturale, la Bassa si caratterizza, inoltre, per i numerosi siti archeologici, testimonianza di presenze sin dall’antichità, e per una moltitudine di Corti rurali, splendide ville, pievi, castelli, musei archeologici e oasi naturalistiche. Popolata costantemente sin dall’Età del Bronzo, la Bassa veronese venne riqualificata in seguito con l’arrivo dei Benedettini quando bonificarono parte di questi terreni paludosi.

L’UDITO (storia)

Si tratta di una zona apprezzata dai tempi più remoti, abitata già dal Neolitico e passata nel tempo sotto varie dominazioni: Veneti, Celti, Romani, Repubblica di Venezia e impero Austro-Ungarico. In seguito a recenti campagne archeologiche si è potuta confermare la presenza di insediamenti umani nell’intero comprensorio dal Neolitico, favoriti proprio dalla possibilità di sfruttamento del territorio per l’agricoltura e l’allevamento, grazie alla presenza dell’Adige e dei numerosissimi corsi d’acqua. Di particolare interesse gli scavi effettuati tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso che hanno portano alla luce una vasta necropoli, urne cinerarie e sepolcri, tracce evidenti di importanti insediamenti abitativi.

L’OLFATTO (natura)

In questa terra le acque risorgive e i fontanili affiorano abbondanti ed insieme a sconfinate risaie e distese coltivate contribuiscono a rendere ogni angolo del paesaggio davvero suggestivo. La Pianura veronese conserva da sempre una forte vocazione agricola pur avendo subito nel corso dei secoli una serie di profonde e sostanziali trasformazioni, dovute alla particolare connotazione geo-morfologica dell’area, prevalentemente pianeggiante e ricca di corsi d’acqua. La sostanziale omogeneità territoriale della bassa pianura permette ancora oggi di individuare, negli attuali confini amministrativi con i distretti limitrofi, le antiche linee di demarcazione rurale per secoli sotto il controllo di Verona.

Il GUSTO (enogastronomia)

Le tante aziende agricole presenti nel territorio, sono specializzate nella coltivazione di tabacchi e di orticole. Tra queste ultime, la più importante è quella legata al radicchio rosso, la cui produzione iniziò dopo la Seconda guerra mondiale sviluppandosi nei decenni successivi tanto da essere, oggi, presente sui mercati nazionali ed europei. Nel veronese la coltivazione del radicchio iniziò ai primi del 1900; si specializzò con l’introduzione della tecnica dell’”imbianchimento”. Al termine dell’ultimo conflitto mondiale, dopo un periodo di crisi, iniziò la coltivazione estensiva del Radicchio “Rosso di Verona” per il mercato nazionale e per l’esportazione. Si adottarono nuovi incroci fra l’originario radicchio e una selezione di “Rosso di Treviso” per avere piante più contenute in altezza, di forma meno affusolata, con grumolo pieno. Oggi il radicchio rosso di Verona è una realtà ed una garanzia di qualità sia in Italia che all’estero.

TATTO (impegno fisico)

Percorso lungo ma che si sviluppa completamente in pianura non riservando alcuna difficoltà, offrendo il panorama in lontananza dei Colli Euganei, dei Colli Berici, le Piccole Dolomiti e la catena del Monte Baldo oltre ai vari paesaggi fluviali. Il percorso non presenta particolari difficoltà essendo tutto pianeggiante, offrendo luoghi di terra, acqua e cielo, che possono essere goduti e respirati tutti d’un fiato, donandosi generosamente lungo tutto il tragitto.

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

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Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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