FELTRIA ALBOINO

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: BELLUNO

LOCALITÀ DI PARTENZA: FELTRE

INTERESSE: ELEVATO

PROVINCIA: BELLUNO
LOCALITÀ DI PARTENZA: FELTRE
INTERESSE: ELEVATO

MAPPA E ALTIMETRIA

mappa percorso valbelluna
altimetria percorso valbelluna

DATI DEL PERCORSO

68,9 km 790 m 4 h 230 m 500 m
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
68,9 km 790 m 4 h
lunghezza dislivello tempo
230 m 500 m
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 26,8%
STERRATO 1,7%
PAVÈ 1,6%
LASTRICATO – S. BIANCA 26,7%
ASFALTO 43,1%

PUNTI DI PASSAGGIO

FELTRE Porta Imperiale
Piazza Maggiore
Porta Oria
Cattedrale di San Pietro Apostolo
ANZÙ Santuario dei S.S. Vittore e Corona
CELARDA Riserva naturale di Vincheto di Celarda
VILLABRUNA
Villa de Mezzan
Villa Zugni Tauro
FOEN Villa Bellati detta “Le Case”
PEDAVENA Antica Birreria
FONZASO
CAUPO Ai piedi del Monte Grappa

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 26,8%
STERRATO 1,7%
PAVÈ 1,6%
LASTRICATO – S. BIANCA 26,7%
ASFALTO 43,1%

PUNTI DI PASSAGGIO

FELTRE
Porta imperiale
Piazza Maggiore
Porta Oria
Cattedrale di San Pietro Apostolo
ANZU’
Santuario dei S.S. Vittore e Corona
CELARDA
Riserva naturale di Vincheto di Celarda
VILLABRUNA
Villa de Mezzan
Villa Zugni Tauro
FOEN
Villa Bellatti detta “Le case”
PEDAVENA
Antica Birreria
FONZASO
CAUPO
Ai piedi del Monte Grappa

FELTRIA ALBOINO / Feltre – E’ una delle città murate più suggestive del Veneto, con una storia antica per questo scrigno di preziosi capolavori. Le vie del centro storico si snodano tra i palazzetti cinquecenteschi dalle facciate affrescate, con bifore e poggioli di foggia rinascimentale che raccontano lo splendore della dominazione veneziana.

LA VISTA (arte e cultura)

Attorno a Piazza Maggiore, fulcro della vita cittadina, si scopre il Palazzo della Ragione che ospita il vecchio Teatro de la Sena, ovvero “della scena”, palcoscenico su cui mosse i primi passi artistici il commediografo Carlo Goldoni. A Palazzo Cumano si trova la Galleria d’Arte Moderna “Carlo Rizzarda”, dal nome dell’artista che volle lasciare in eredità alla sua città uno dei maggiori esempi europei dell’antica arte del ferro battuto. Quasi a voler eguagliare in altezza le vette feltrine, tra gli edifici del centro storico spicca la torre del Castello di Alboino, il cui nome sarebbe legato, secondo la tradizione, alla riedificazione di Feltre ad opera dei Longobardi.

A circa tre chilometri da Feltre, in località Anzù, si trova un luogo di grande fascino: il millenario Santuario dei S.S. Vittore e Corona, un gioiello dell’arte romanica-bizantina con preziosi affreschi di scuola giottesca.

L’UDITO (la storia)

Già abitata in epoca preistorica e forse protostorica, Feltre divenne importante ‘Municipium’ romano a partire dal II secolo a.C. In epoca imperiale fu strategico snodo economico e militare lungo la strada Claudia Augusta Altinate, che congiungeva Altino, città paleo-veneta porto sull’Adriatico, alla Rezia, nella mai domata area danubiana. Feltre venne più volte devastata dai Visigoti, dagli Unni, dagli Alani ed infine dai Longobardi di Alboino.

Dopo il dominio Carolingio e per tutto il medioevo si afferma il principato dei Vescovi-Conti con sede a Belluno. Quindi l’epopea di Ezzelino III il tirannoche anticipa la stagione delle Signorie e dei Comuni. E’ la volta dei trevigiani Da Camino, degli veronesi Scaligeri, dei padovani Carraresi e perfino dei milanesi Visconti. Ma l’impronta urbanistica più caratterizzante è data dall’epopea veneziana di terraferma, con la ‘dedizione alla Serenissima’ del 1404.

Prontamente ricostruita dopo la distruzione perpetuata dalle truppe di Massimiliano d’Asburgo alla guida della Lega di Cambrai, seguirono i secoli di ‘pax’ Serenissima, prosperità e ricchezza conclusa con l’arrivo di Napoleone.

Gli ultimi due secoli vedono le campagne napoleoniche, il regno Lombardo-Veneto, le disastrose guerre d’Indipendenza, per concludersi con il dramma ancor più terribile della Grande Guerra.

L’OLFATTO (la natura)

Le Alpi Feltrine o Dolomiti di Feltre sono situate a cavallo tra la provincia di Belluno e quella di Trento, sono il massiccio montuoso più meridionale di tutte le Dolomiti e prendono il nome dalla città vicina di Feltre. È un territorio di una bellezza intima e selvaggia e lo possiamo suddividere in tre zone: il Gruppo del Cimonega, il Gruppo del Pizzocco e il Gruppo delle Vette Feltrine. Queste montagne si estendono su una complessa catena montuosa che attraversa la provincia e l’arricchisce grazie alla grande varietà di paesaggi e alla notevole diversità biologica. Meritevole di una visita la Riserva naturale di Vincheto di Celarda che ospita caprioli, cervi, daini, nuvoloni, tassi, anche lontre in passato. L’ambiente è splendido ed appagante con numerose risorgive e stagni d’acqua.

IL GUSTO (l’enogastronomia)

La Strada dei Formaggi delle Dolomiti Bellunesi nasce per promuovere le produzioni lattiero casearie e i prodotti tipici locali, valorizzando così l’identità culturale dei paesi di montagna. Le malghe del territorio producono ottimi formaggi quali il Morlacco del Grappa, lo Schiz, la Ricotta affumicata e il Casel Bellunese, oltre a molti altri formaggi di latte vaccino e caprino. La tradizione gastronomica locale propone anche altre tipicità come il noto Fagiolo di Lamon IGP e i Moroni (castagne) di Seren del Grappa, la Mela Prussiana di Sovramonte, la Noce Feltrina, la farina di Mais Sponcio e la patata di Cesiomaggiore.

IL TATTO (impegno fisico)

Anello facile, ciclisticamente godibilissimo e paesaggisticamente splendido, che riserva un’unica salita abbastanza impegnativa di un paio di chilometri, con pendenze che arrivano al 10% per raggiungere Vignui.

Avremo modo di vedere la conca ed il cocuzzolo del Castello di Feltre da tutte le angolazioni. Consigliato in primavera e autunno, per godere sensazioni ed emozioni assolute. Tranne qualche attraversamento di strade principali, si percorrono stradelle con traffico inesistente e resteremo continuamente meravigliati ed estasiati dall’esplosione di colori, dalle incredibili luci riflesse dall’umidità che trasuda dai boschi, dai continui scorci sull’ondulata e complessa conca feltrina. Uno spettacolo della natura combinato con le trasformazioni umane che qui toglie davvero il fiato.

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I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

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Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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