HEMINGWAY

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: TREVISO

LOCALITÀ DI PARTENZA: PONTE DI PIAVE

INTERESSE: ATTRATTIVO

PROVINCIA: TREVISO
LOCALITÀ DI PARTENZA: PONTE DI PIAVE
INTERESSE: ATTRATTIVO

MAPPA E ALTIMETRIA

Mappa La Dama
planimetria la dama

DATI DEL PERCORSO

55,0 km. 80 mt. disl.+ 2:45′ 1 mt. 12 mt.
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
55,0 km. 80 mt. disl.+ 02:45′
lunghezza dislivello tempo
1 mt. 12 mt.
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 20,3%
SENTIERO 29,6%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 13,9%
PAVÈ 0
LASTRICATO – STRADA BIANCA 25,1%
ASFALTO 11,1%

PUNTI DI PASSAGGIO

PONTE DI PIAVE Ossario della Grande Guerra di Fagarè della Battaglia
ZENSON DI PIAVE Percorso tematico “La Guerra di Hemingway”
FOSSALTA DI PIAVE Casa Gialla di Hemingway (luogo del ferimento)
SAN DONA’ DI PIAVE Fiume Piave – Sacro alla Patria
NOVENTA DI PIAVE Ciclovia del Consorzio BIM
CAMPO DI PIETRA Villa Giustinian Molon Traverso
LEVADA Tempio del Ciclista

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 20,3%
SENTIERO 29,6%
NON ASFALTATA 0
STERRATO 13,9%
PAVÈ 0
LASTRICATO – STRADA BIANCA 25,1%
ASFALTO 11,1%

PUNTI DI PASSAGGIO

PONTE DI PIAVE
Ossario della Grande Guerra di Fagarè della Battaglia
ZENSON DI PIAVE
Percorso tematico “La Guerra di Hemingway”
FOSSALTA DI PIAVE
Casa Gialla di Hemingway (luogo del ferimento)
SAN DONA’ DI PIAVE
Fiume Piave – Sacro alla Patria
NOVENTA DI PIAVE
Ciclovia del Consorzio BIM
CAMPO DI PIETRA
Villa Giustinian Molon Traverso
LEVADA
Tempio del Ciclista

Pedaleremo lungo questo itinerario con lo sguardo del grande scrittore Ernest Hemingway. Il romanziere e giornalista americano, allora diciottenne, era volontario per la Croce Rossa sul fronte italiano della Prima Guerra Mondiale. Rimase ferito a Fossalta di Piave mentre distribuiva la cioccolata ai soldati in trincea

Vivremo l’esperienza della Grande Guerra con gli occhi di Ernest Hemingway. Arriveremo con la nostra bicicletta vicinissimi al fiume creando un contatto  ravvicinato con l’acqua. Un contatto interiore, profondo che non potrà non emozionarci per la valenza simbolica propria di quell’acqua.

LA VISTA (arte e cultura)

Ponte di Piave, il nostro punto di partenza, è una piccola cittadina sulla riva sinistra del Piave dove tutto è rallentato e il mondo esterno ci sembra molto lontano. Si vive un piacevole estraniamento.

Il territorio è segnato dalla storia della Prima Guerra Mondiale. Ma a Ponte di Piave, oltre al caratteristico centro storico, si possono visitare la Chiesa e la Villa Giustinian del XV secolo. E poi ancora la Casa Museo dello scrittore Goffredo Parise dove si conservano ancora le sue ceneri. E naturalmente il ponte di barche a Fossalta, l’erede di un antichissimo traghetto dove le biciclette possono transitare gratuitamente per passare da una sponda all’altra del fiume. Ma anche le numerose ville venete dei nobili e dei proprietari terrieri della Serenissima.

L’UDITO (storia)

Mai pensare che la guerra, non importa quanto necessaria, non importa quanto sia giustificata, non sia un crimine. (E. Hemingway in Addio alle armi)

In ogni istante, ad ogni pedalata si sente la storia di cui sono carichi questi luoghi. I combattimenti più feroci furono proprio a Fossalta di Piave con la Battaglia del Solstizio del 1918 dove venne ferito lo scrittore americano Ernest Hemingway. A ricordo di questo avvenimento sull’argine dalla parte di Fossalta è stata posta una stele. E sempre a memoria del combattimento su questo tratto di fiume, dal lato di Fossalta c’è il Battistero, monumento di pace,  inaugurato il 19 giugno 1983.

L’OLFATTO (natura)

Vicino al ponte di Barche, il fiume crea un’ansa che merita di essere visitata  per la bellezza del paesaggio, uno scorcio molto suggestivo come scrisse Goffredo Parise che amò così tanto questi luoghi da comprarsi la casa:

“Grandi fiori gialli e prati parevano nascosti dalla civiltà e più di una volta si aveva la sensazione di un luogo disabitato e sconosciuto, una specie di Eden a forma di labirinto, con suoni e rumori “classici” dell’Eden: pigolìi, frusciare tiepido di vento, acque immacolate, muschio, animali, frutta, erbe profumate. Il luogo mi incantò”.

Il GUSTO (enogastronomia)

La vita è troppo breve per bere vini mediocri. (J. W. Goethe)

E lo sanno bene i viticoltori di Ponte di Piave: proprio ad alcuni di loro  si deve la diffusione della vite in molti territori. La  proposta di vini bianchi e rossi prodotti dalle cantine del territorio è ampia ma soprattutto di alto livello. In particolar modo il “Raboso Piave”, un vino rosso di pregio che ha origini antiche da un vitigno autoctono

TATTO (impegno fisico)

Il nostro punto di partenza è la cittadina di Ponte di Piave, lungo la sinistra del fiume, in direzione del mare. Pedaleremo sempre lungo l’argine del fiume alternando brevi tratti di asfalto a sterrati. Entreremo anche in piccole zone di boschetto o canneto. A San Donà si passa sul ponte stradale, in prossimità del monumento ai bersaglieri.  Fino a Romanziol l’argine è prevalentemente sterrato. Fate attenzione ai sentierini stretti, non proprio agevoli che richiedono tecnica ed equilibrio. Il percorso l’abbiamo definito semplice perché è di media lunghezza (55 km) e senza difficoltà altimetriche

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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