LA MAGNIFICA
GRAVEL IN THE LAND OF VENICE
PROVINCIA: BELLUNO
LOCALITÀ DI PARTENZA: PIEVE DI CADORE
INTERESSE: ECCEZIONALE
PROVINCIA: BELLUNO
LOCALITÀ DI PARTENZA: PIEVE DI CADORE
INTERESSE: ECCEZIONALE
MAPPA E ALTIMETRIA
DATI DEL PERCORSO
51,5 km. | 1290 m | 4 h | 680 m | 990 m |
lunghezza | dislivello | tempo | quota min. | quota max |
51,5 km. | 1290 m | 4 h |
lunghezza | dislivello | tempo |
680 m | 990 m |
quota min. | quota max |
Arte cultura
La storia
La natura
Eno-gastronomia
Impegno fisico
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 0 |
SENTIERO | 0 |
NON ASFALTATA | 33,6% |
STERRATO | 7,0% |
PAVÈ | 0,4% |
LASTRICATO – S. BIANCA | 23,7% |
ASFALTO | 35,3% |
PUNTI DI PASSAGGIO
PIEVE DI CADORE | Piazza Tiziano è la chiesa arcidiaconale di Santa Maria Nascente |
Palazzo della Magnifica Comunità | |
la casa natale di Tiziano Vecellio | |
LAGOLE | Lago delle Tose |
LAGO DI CENTRO CADORE | |
LORENZAGO DI CADORE | Parco dei Sogni |
LAGGIO DI CADORE | Chiesa di Sant’Orsola |
Pieve di San Martino Vescovo | |
Chiesa di Santa Margherita in Salagona | |
LOZZO DI CADORE | Roggia dei Mulini |
Museo della Latteria | |
GREA | |
CALALZO DI CADORE | Abitato rurale di Rizzios |
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 0 |
SENTIERO | 0 |
NON ASFALTATA | 33,6% |
STERRATO | 7,0% |
PAVÈ | 0,4% |
LASTRICATO – S. BIANCA | 23,7%% |
ASFALTO | 35,3% |
PUNTI DI PASSAGGIO
PIEVE DI CADORE |
Piazza Tiziano è la chiesa arcidiaconale di Santa Maria Nascente |
Palazzo della Magnifica Comunità |
la casa natale di Tiziano Vecellio |
LAGOLE |
Lago delle Tose |
LAGO DI CENTRO CADORE |
LORENZAGO DI CADORE |
Parco dei Sogni |
LAGGIO DI CADORE |
Chiesa di Sant’Orsola |
Pieve di San Martino Vescovo |
Chiesa di Santa Margherita in Salagona |
LOZZO DI CADORE |
Roggia dei Mulini |
Museo della Latteria |
GREA |
CALALZO DI CADORE |
Abitato rurale di Rizzios |
LA MAGNIFICA / Pieve di Cadore – E’ la naturale porta di entrata nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, conosciuta per essere la terra natale di Tiziano Vecellio, ma anche per il suo patrimonio storico-artistico e le bellezze naturali scelte da Papa Wojtyla per i soggiorni estivi.
LA VISTA (arte e cultura)
Per avvicinarsi alla cultura di questo luogo si può passeggiare per il centro osservando la celebre piazza con la statua di Tiziano e il Palazzo della Magnifica Comunità del Cadore, visitare la parrocchiale che conserva la pala d’altare realizzata dal grande pittore, la casa che gli ha dato i natali e il Museo dell’Occhiale. La valle del Cadore è poi puntellata di tante perle artistiche quali la chiesa di Sant’Orsola, ribattezzata la piccola cappella degli Scrovegni, la pieve di San Martino Vescovo e in località Salagona, è da ricordare la chiesa di Santa Margherita del 1200. Rilevante sotto il profilo culturale è la Biblioteca Storica Cadorina fondata dal prof. Antonio Ronzon, eminente studioso di storia locale, Come testimonianza antropologica della valle a Lozzo di Cadore si può visitare la Roggia dei Mulini lungo il rio Rin, con i resti, in parte recuperati, di antichi mulini ad acqua che alimentavano numerosi opifici funzionanti fino ai primi anni del Novecento e il Museo della Latteria, che documenta le attrezzature e le attività legate alla filiera del latte.
L’UDITO (la storia)
Il Cadore è cultura e storia, culla che raccoglie i segni dell’umanità fin dai tempi più antichi. Il toponimo è di origine celtica e deriverebbe da catu (battaglia) unito a brigum (roccaforte) che potrebbe essere stato il nome dell’attuale Monte Ricco, dove esisteva un antico castelliere. Questa costruzione militare in cima ad un’altura di circa 1000 metri, sorge sulla confluenza delle vallate del Boite e del Piave. Pesantemente danneggiato durante la Grande Guerra, fu totalmente abbandonato durante la Seconda Guerra Mondiale. A conservare l’identità culturale e le risorse ambientali di questo territorio, ci pensa la Magnifica Comunità del Cadore, un’antica istituzione che ha governato i comuni del Cadore per secoli e che oggi è un punto di riferimento delle realtà istituzionali e sociali operanti nel territorio.
L’OLFATTO (la natura)
Per godere delle bellezze naturali del Cadore, basterà alzare lo sguardo per scorgere le vette dolomitiche o scegliere tra le tante attività all’aria aperta praticabili sia in estate che in inverno. Passeggiare in Cadore è uno spettacolo per gli occhi e un toccasana per l’anima: montagne altissime, laghi azzurri, verdi e trasparenti, boschi silenziosi. E poi ruscelli, sentieri, percorsi a piedi e in bicicletta… non ci si stanca mai di tanta bellezza.
Per vivere a fondo le bellezze naturalistiche si può percorrere il sentiero botanico Tita Poa a Lozzo di Cadore, dove è possibile ammirare numerose specie vegetali e dedicarsi al bird-watching oppure il Lago delle Tose, un piccolo specchio d’acqua tra cascatelle e rocce che sembra uscito da un racconto delle fate.
IL GUSTO (l’enogastronomia)
Le Dolomiti del Cadore allietano le vacanze dei loro ospiti con tante specialità enogastronomiche. Che sia un pranzo, una cena o un semplice break di metà pomeriggio, ogni occasione è ottima per assaggiare i sapori dolomitici. Dietro ad ogni piatto, c’è una lunga importante tradizione tramandata per secoli, di generazione in generazione, che privilegia alimenti poveri, genuini e sani, principalmente a chilometro zero. In Cadore si possono assaggiare cibi prodotti direttamente dalle aziende locali, grazie ai loro orti e allevamenti di bestiame. Uno dei piatti tipici sono i casunziei, ravioli a forma di mezzaluna, ripieni di un impasto a base di rape rosse, conditi con burro fuso, semi di papavero e ricotta affumicata.
IL TATTO (impegno fisico)
Il profilo altimetrico non riserva salite dolomitiche ma un susseguirsi di brevi strappi a volte anche severi. La fatica sarà però mitigata dagli scorsi panoramici che ci circondano. La prima parte del percorso ci accompagnerà lungo il Lago del Centro Cadore e il Fiume Piave per poi salire verso l’abitato di Lorenzago. L’attraversamento del Parco dei Sogni, il bosco prediletto da Papa Giovanni Paolo II per le sue passeggiate, ci permetterà di rifiatare in vista della successiva salita verso l’abitato di Laggio di Cadore. Successivamente si passerà sulla sinistra Piave e attraversata la Roggia dei Mulini a Lozzo di Cadore, si percorrerà la Traversata del Cadore che ci porterà all’arrivo.
DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI
I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).
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L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.
Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.
I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.
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