LA VICENTINA

L’UDITO (storia)

Lungo tutto l’itinerario v’imbatterete in evidenti tracce che vi riportano alle storie medioevali di cavalieri, santi eremiti, scorribande e stragi di eserciti e lanzichenecchi.
Raggiunto Mossano, siete a circa tre quarti del vostro itinerario, fermatevi per una visita alla grotta di San Bernardino. È il sito archeologico più antico del vicentino dove sono state rinvenute tracce dell’Uomo di Neandertal risalenti ad oltre 200.000 anni fa.
Il luogo è molto affascinante, anche se la grotta è visibile solo esternamente. Qui La natura ha creato un’incredibile scenografia, una specie di chiesetta sormontata da un torrione calcareo. Il panorama verso la val di Palù, il colle di San Pancrazio e i Colli Euganei è unico.

L’OLFATTO (natura)

Pedalando lungo le colline attorno a Montegalda vi immergerete nella natura, scoprire il territorio e il fiume Bacchiglione che vi accompagnerà per alcuni tratti.
I fitti boschi e i sentieri di campagna che costeggiano le pendici beriche, cattureranno la vostra attenzione per le particolarità geologiche e la sterminata varietà di specie animali presenti. Sarete sopraffatti dai profumi della collina e dall’eco della natura.

Il GUSTO (enogastronomia)

Il territorio dei Colli Berici è caratterizzato da una varietà di prodotti DOC, DOCG e DOP che rendono il comprensorio una scoperta continua di sapori.

Se vi trovate a pelare nella stagione primaverile, non dimenticate di assaggiare i bruscandoli: germogli del luppolo che crescono in ambienti umidi, spesso si trovano vicino ai corsi d’acqua. Hanno tantissime proprietà benefiche e poche calorie, dunque ideali per chi ama la tradizione e vuole mangiar sano. Da provare con il risotto, ma si possono fare anche con una frittata.

TATTO (impegno fisico)

Questo percorso è da dividere in tre tratti a seconda della difficoltà: la parte centrale molto impegnativa. I primi 10 km, facili perché si sviluppano in pianura per giungere lungo la ciclabile della Riviera del Brenta a Longare. Qui incontriamo le prime pendenze che vi porteranno a pedalare in direzione sud lungo la Val di Dio, una dorsale che si sviluppa fra rigogliose piantagioni di ulivi. Affronterete poi, in successione, le salite che conducono a Monte Capitello e, dopo essere scesi a Barbisano Vicentino, alla Crosara della Bocca dei Lupi. Scesi a Bocca d’Orno, attraverso parte della ciclabile Treviso-Ostiglia, si fa ritorno a Montegalda.