NEVEGAL
GRAVEL IN THE LAND OF VENICE
PROVINCIA: BELLUNO
LOCALITÀ DI PARTENZA: BELLUNO
INTERESSE: ELEVATO
PROVINCIA: BELLUNO
LOCALITÀ DI PARTENZA: BELLUNO
INTERESSE: ELEVATO
MAPPA E ALTIMETRIA
DATI DEL PERCORSO
57 km. | 1320 m | 4 h 30 min | 310 m | 1040 m |
lunghezza | dislivello | tempo | quota min. | quota max |
57 km. | 1320 m | 4 h 30 min |
lunghezza | dislivello | tempo |
310 m | 1040 m |
quota min. | quota max |
Arte cultura
La storia
La natura
Eno-gastronomia
Impegno fisico
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 0 |
SENTIERO | 0 |
NON ASFALTATA | 28,4% |
STERRATO | 2,8% |
PAVÈ | 0,8% |
LASTRICATO – S. BIANCA | 32,6% |
ASFALTO | 35,4% |
PUNTI DI PASSAGGIO
BELLUNO | Piazza dei Martiri |
Porta Doiona | |
Chiesa dei Santi Biagio e Stefano | |
MODOLO | Villa di Modolo (Villa Miari-Fulcis) |
SOSSAI | La Calmada |
Pian Longhi | |
NEVEGAL | |
PIAN DEL NOGHER | |
CERESERA | |
SAN PIETRO IN TUBA | Madonna di Parè |
TRICHIANA | Paese del Libro |
PIEVE DI LIMANA | |
VISOME | Villa Dino Buzzatti |
BELLUNO | Borgo Piave, il porto degli zattieri |
Piazza Duomo e il castello di Belluno |
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 0 |
SENTIERO | 0 |
NON ASFALTATA | 28,4% |
STERRATO | 2,8% |
PAVÈ | 0,8% |
LASTRICATO – S. BIANCA | 32,6% |
ASFALTO | 35,4% |
PUNTI DI PASSAGGIO
BELLUNO |
Piazza dei Martiri |
Porta Dojona |
Chiesa dei Santi Biagio e Stefano |
MODOLO |
Villa di Modolo (Villa Miari-Fulcis) |
SOSSAI |
La Calmada |
Pian Longhi |
NEVEGAL |
PIAN DEL NOGHER |
CERESERA |
SAN PIETRO IN TUBA |
Madonna di Parè |
TRICHIANA |
Paese del Libro |
PIEVE DI LIMANA |
VISOME |
Villa Dino Buzzatti |
BELLUNO |
Borgo Piave, il porto degli zattieri |
Piazza Duomo e il castello di Belluno |
NEVEGAL / Belluno – Belo-dunum, la città splendente che incantò anche i Celti. Con il suo delizioso centro storico e con le sue frazioni, è una perla di cultura, arte e natura, alle porte del Parco delle Dolomiti Bellunesi.
LA VISTA (arte e cultura)
La città di Belluno si trova ai piedi delle Dolomiti, nella parte settentrionale del Veneto. È conosciuta per essere “la città splendente”, termine che le è stato attribuito dai Celti proprio per la bellezza del paesaggio che la circonda. Altrettanto interessante il centro storico con Piazza del Duomo, cuore politico della città, gli edifici storici come Palazzo dei Rettori, Palazzo Rosso, Palazzo vescovile e la Cattedrale di San Martino. Al centro si staglia la fontana di San Gioatà, una delle tante che caratterizzano la Città Vecchia. Piazza dei Martiri, dalla struttura rinascimentale, invece è il luogo privilegiato dai residenti e fulcro commerciale.
Il nome di Belluno è legato al suo figlio d’arte Andrea Brustolon, famoso scultore barocco, che lasciò in eredità alla città molte sue opere.
L’UDITO (la storia)
Già colonia romana della Gallia Transpadana, Belluno fu inquadrata nell’ambito della VIII provincia Venetia et Histria, durante il governo di Diocleziano. Dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente e sino all’Anno Mille fu soggetta al dominio di Bisanzio, poi di diverse popolazioni barbariche fino alla sovranità dei Franchi e di re Italici.
Dal secolo X fu sede di vescovi ricchi di immunità e giurisdizioni, affiancati anche da un governo comunale. Nel periodo che seguì Belluno vide l’avvicendarsi rapido di varie autorità fino all’affermazione del governo della Repubblica di Venezia. Dopo Campoformio (1797) si succedettero nel giro di pochi anni governi austriaci e francesi, quindi, con la creazione del Regno d’Italia divenne capoluogo di provincia. Subì le pesanti conseguenze durante i due conflitti mondiali, con due invasioni, che ebbero conseguenze anche sull’assetto istituzionale: fu occupata per circa un anno dopo Caporetto dalle truppe austriache mentre durante la Seconda guerra mondiale fu inclusa dal 1943 nell’Alpenvorland del Terzo Reich
L’OLFATTO (la natura)
Il “Colle”, così i bellunesi chiamano con affetto questa terrazza sulle Dolomiti e sulla Valbelluna, distante poco più di quindici minuti dalla città. Il Nevegal è un altopiano sui mille metri, con vette che si innalzano fino a 1700 metri di altitudine, con boschi di conifere e prati che fioriscono in una varietà sorprendente di specie.
Primavera, estate, autunno, inverno: per conoscere, vivere ed apprezzare il Nevegal va bene ogni stagione dell’anno, infatti la “montagna di Belluno” riesce a soddisfare le diverse esigenze di riposo e di silenzi ristoratori, di passioni sportive, di contatto con la natura, di aggregazione e di divertimento. I panorami e la natura circostante fanno dell’Alpe del Nevegal una delle mete più frequentate, dove itinerari naturalistici conducono alla scoperta di bellezze inaspettate, custodite nel Giardino Botanico delle Alpi orientali.
IL GUSTO (l’enogastronomia)
È una terra ricca di colori, sapori, prodotti e profumi genuini che possono essere esplorati e conosciuti attraverso uno dei numerosi percorsi enogastronomici. Questa è una terra di prodotti semplici e piatti con ingredienti poveri, ma ricchi di tradizione. Dal miele di Limana, tra i più rinomati del territorio Italiano, ai formaggi locali (Piave DOP, Schiz, Montasio DOP, Renaz, ecc…), dai fagioli di Lamon alla patata di Cesiomaggiore, dalla polenta di mais Sponcio al famoso Pastin (impasto di carne aromatizzata con varie spezie) sino al Pom Prussian, particolare varietà di mele della zona, o alle fragole delle Dolomiti. Non dimentichiamoci anche del carnet dei vini locali: dal bianco tranquillo Chardonnay IGT al rosso da tavola Pavana IGT sino al rosso da tavola Malbec IGT.
IL TATTO (impegno fisico)
L’itinerario richiede un buon allenamento, in quanto presenta oltre 1.300 mt di dislivello e due salite di medio impegno. Partendo dalla città, dopo i facili sterrati dell’altopiano di Modolo, si inizia finalmente a salire verso l’Alpe del Nevegal lungo la strada sterrata della Calmada. Dal piazzale del Nevegal, si prosegue in discesa verso Ceresera per affrontare la seconda salita di San Pietro. Il rientro su Belluno si sviluppa in pianura lungo strade secondarie e mulattiere bianche.
DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI
I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).
Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.
L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.
L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.
Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.
I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.
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