QUARTIER del PROSECCO
GRAVEL IN THE LAND OF VENICE
PROVINCIA: TREVISO
LOCALITÀ DI PARTENZA: VIDOR
INTERESSE: SUPERLATIVO
PROVINCIA: TREVISO
LOCALITÀ DI PARTENZA: VIDOR
INTERESSE: SUPERLATIVO
MAPPA E ALTIMETRIA
DATI DEL PERCORSO
62,7 km. | 500 mt. disl.+ | 03:30′ | 90 mt. | 330 mt. |
lunghezza | dislivello | tempo | quota min. | quota max |
62,7 km. | 500 mt. disl.+ | 03:30′ |
lunghezza | dislivello | tempo |
90 mt. | 330 mt. |
quota min. | quota max |
Arte cultura
La storia
La natura
Eno-gastronomia
Impegno fisico
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 10,4% |
SENTIERO | 47,4% |
NON ASFALTATA | 0 |
STERRATO | 11,7% |
PAVÈ | 0 |
LASTRICATO – S. BIANCA | 15,6% |
ASFALTO | 14,9% |
PUNTI DI PASSAGGIO
VIDOR | Col Marcon |
VALDOBBIADENE | Duomo di Santa Maria Assunta Villa dei Cedri |
SAN PIETRO DI BARBOZZA | Colline del Prosecco |
COLBERTALDO | |
COL SAN MARTINO | Mostra del Prosecco |
SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA | |
FARRA DI SOLIGO | |
FALZE’ DI PIAVE | Le Volpere Fontane Bianche |
MORIAGO DELLA BATTAGLIA | Isola dei Morti |
SUPERFICI PERCORSO
SINGLE TRACK | 10,4% |
SENTIERO | 47,4% |
NON ASFALTATA | 0 |
STERRATO | 11,7% |
PAVÈ | 0 |
LASTRICATO – S. BIANCA | 15,6% |
ASFALTO | 14,9% |
PUNTI DI PASSAGGIO
VIDOR |
Col Marcon |
VALDOBBIADENE |
Duomo di Santa Maria Assunta Villa dei Cedri |
SAN PIETRO DI BARBOZZA |
Colline del Prosecco |
COLBERTALDO |
COL SAN MARTINO |
Mostra del Prosecco |
SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA |
FARRA DI SOLIGO |
FALZE’ DI PIAVE |
Le Volpere Fontane Bianche |
MORIAGO DELLA BATTAGLIA |
Isola dei Morti |
Siamo nel cuore delle Colline del Prosecco. Siamo in un territorio dove la bellezza della natura e l’ingegno umano hanno saputo creare una tale unicità paesaggistica, da meritarsi un posto nella “World Heritage List”
Avremo la sensazione di trovarci in un paesaggio sospeso nel tempo, con tante, tantissime vigne che ricoprono i pendii delle colline e le valli. Ma anche boschi e borghi storici. Senz’altro una delle zone vitivinicole più belle del mondo.
LA VISTA (arte e cultura)
Lungo il nostro percorso incontreremo città e borghi incantevoli, castelli, chiese, ville e palazzi affrescati. Difficile non rimanerne affascinati
Il nostro viaggio inizia da Vidor dove merita una visita il caratteristico centro storico e l’abbazia di Santa Bona costruita nel XI secolo. La direzione da prendere è quella per Valdobbiadene. E ce ne accorgiamo subito dalle distese di vigneti che ci avvolgeranno per gran parte del nostro viaggio. Appena lasciato il centro di Valdobbiadene, entriamo nelle località San Stefano, Saccol e San Pietro di Barbozza. Proprio in questo lembo di terra collinare si produce il prestigioso vino spumante Prosecco DOCG Superiore Cartizze. Si può considerare, grazie al particolare microclima e all’esposizione dei vigneti, un’oasi naturale vocata alla coltivazione della vite.
L’UDITO (storia)
C’è un legame intimo tra le vicende storiche delle generazioni che hanno vissuto in questo territorio e il vitigno del Prosecco che qui regna incontrastato da oltre trecento anni
Dobbiamo ascoltare la storia di questo legame per comprenderne il significato più profondo. E per farlo dobbiamo viverlo dal suo interno, pedalando tra i vigneti e fermandoci nelle numerose cantine storiche che troviamo lungo il percorso. Ogni cantina ha una sua storia da raccontare, storie tutte diverse tra loro ma che unite creano un’unica storia: quella del Prosecco. Un vitigno dalle origini molto remote, sembra addirittura prima della colonizzazione dei Romani. Anche se la documentazione storica ufficiale lo fa risalire agli ultimi anni della Repubblica di Venezia, dunque da almeno 300 anni.
L’OLFATTO (natura)
La natura è stata modellata con un’antica sapienza che ha saputo rendere questi aspri terreni adatti alla coltura della vite.
Rilievi con creste strette e pendii molto ripidi lavorati dall’uomo fin dal Medioevo. Colline che nel corso del tempo hanno assunto geometrie straordinarie, perfette a tal punto da sembrare una scacchiera. Ed è stata proprio questa capacità di lavorare e preservare le colline del Prosecco il motivo principale del riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità.
Il GUSTO (enogastronomia)
“[…] Un calice di Prosecco … è un compiacimento, è un godere le piccole gioie che ancora riusciamo a strappare alle preoccupazioni di tutti i giorni”.
In queste terre la bellezza e il gusto sono un tutt’uno e ci invitano a scoprire le oltre 180 cantine lungo la nostra strada. Non a caso, il primo itinerario enoturistico nato in Italia si trova proprio lungo al strada del Prosecco ed è lungo 90 chilometri. Si può percorrere tutto in bicicletta, tra una pedalata, un bicchiere di vino e una degustazione di formaggi o salumi locali.
TATTO (impegno fisico)
Le colline del Prosecco saranno per noi anche una vera e propria conquista: affronteremo “i muri” che ci conducono a San Pietro di Barbozza dove ci aspetta un balcone da favola. Amabili strade bianche e altrettante sterrate in mezzo ai vigneti di San Giovanni ci porteranno poi a Colbertaldo. Da qui inizia una sequenza di strade bianche immerse nella piana di Mosnigo e Sernaglia. Giungiamo quindi a Falzè di Piave, scendiamo sull’alveo del fiume omonimo, percorrendo un sentiero tecnico ma dal fondo pulito, con a fianco ancora ben visibili, le trincee della Grande Guerra. Proseguendo, l’ambiente si apre ed entreremo nell’area naturalistica delle Fontane Bianche e poi l’area boschiva dell’Isola dei Morti. Dopo aver affrontato Col Marcon si rientra a Vidor.
DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI
I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).
Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.
L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.
L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.
Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.
I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.
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