TRANSPADANA

GRAVEL IN THE LAND OF VENICE

PROVINCIA: ROVIGO

LOCALITÀ DI PARTENZA: BADIA POLESINE

INTERESSE: GRADEVOLE

PROVINCIA: ROVIGO
LOCALITÀ DI PARTENZA: BADIA POLESINE
INTERESSE: GRADEVOLE

MAPPA E ALTIMETRIA

mappa percorso flamingos
altimetria percorso flamingos

DATI DEL PERCORSO

75,6 km. 80 m 3 h 45 min 5 m 15 m
lunghezza dislivello tempo quota min. quota max
75,6 km 80  m 3 h 45 min
lunghezza dislivello tempo
5 m 15 m
quota min. quota max

Arte cultura

La storia

La natura

Eno-gastronomia

Impegno fisico

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 29,8%
STERRATO 12,7%
PAVÈ 0
LASTRICATO – S. BIANCA 17,2%
ASFALTO 40,3%

PUNTI DI PASSAGGIO

BADIA POLESINE Abazzia La Vangadizza
Teatro Sociale, la “piccola Fenice”
CASTAGNARO Ciclabile dell’Adigetto
FOSSA MAESTRA Ciclabile del Canal Bianco
CASTELMASSA Ciclovia sinistra Po
SALARA
Castello di Sariano
Gorgo della Sposa
Gorgo Bianco
TRECENTA Palazzon di Trecenza – Villa Pepoli
Gorgo Malopera

SUPERFICI PERCORSO

SINGLE TRACK 0
SENTIERO 0
NON ASFALTATA 29,8%
STERRATO 12,7%
PAVÈ 0
LASTRICATO – S. BIANCA 17,2%
ASFALTO 40,3%

PUNTI DI PASSAGGIO

BADIA POLESINE
Abbazia La Vangadizza
Teatro Sociale, la “piccola Fenice”
CASTAGNARO
Ciclabile dell’Adigetto
FOSSA MAESTRA
Ciclabile del Canal Bianco
CASTELMASSA
Ciclovia sinistra Po
SALARA
Castello di Sariano
Gorgo della Sposa
Gorgo Bianco
TRECENTA
Palazzon di Trecenza – Villa Pepoli
Gorgo Malopera

Tra Adige e Po scenari tutti da scoprire, un territorio dove ambiente e tradizioni sanno fondersi con il tessuto produttivo e imprenditoriale, dove agricoltura e pesca offrono prodotti di alta qualità e dai sapori unici. Una terra caleidoscopica, dalle numerose sfumature di verde e azzurro, che si attraversa lentamente da ovest a est seguendo il naturale fluire dei corsi d’acqua.

LA VISTA (arte e cultura)

Il Teatro Sociale, edificio dell’ottocento, è considerato una “Piccola Fenice” dell’entroterra. Il suo interno è un tripudio di dorature e intagli dell’artista Luigi Voltolini. La chiesa di San Giovanni Battista, edificata nella metà del XVIII secolo, è il luogo di culto della città. Uno dei simboli della città, dall’aspetto elegante e ben strutturato, è il Palazzo degli Estensi. Questo palazzo, risalente al 1400, è in stile tardo-gotico ed è caratterizzato da un portico a tre ordini di archi. La parte superiore, invece, si contraddistingue per le finestre ad ogiva che riprendono lo stile veneziano, impreziosendo la configurazione della finestra in uno stile gotico-fiorito.

L’UDITO (storia)

Badia Polesine è immersa in un paesaggio seducente, tra la natura selvaggia e i lunghi corsi d’acqua che, da sempre, hanno segnato la sua storia, sviluppandola e distruggendola di continuo, quasi in modo ciclico. Il nome antico di questa graziosa città era La Badia, in onore all’Abbazia di Santa Maria della Vangadizza, edificata verso l’anno 900 dal marchese di Mantova Almerigo e successivamente ceduta ai monaci Benedettini nel XIII secolo. Successivamente l’abbazia fu affidata all’ordine dei Camaldolesi sino a quando, in età napoleonica, venne soppresso. Nel 1400 inizia il declino della Vangadizza data in commenda fino alla fine del Settecento a cardinali, e che passa sotto la proprietà della famiglia francese d’Espagnac quando successivamente viene soppressa anche come convento con decreto napoleonico nell’Ottocento. La città di Badia Polesine è sotto le dominazioni estensi, padovane, della Repubblica di Venezia, dal 1797 dei francesi e successivamente degli austriaci fino al 1866, quando il Veneto viene annesso allo Stato d’Italia.

L’OLFATTO (natura)

I Gorghi di Trecenta, situati nelle vicinanze dell’omonimo borgo di origini etrusche, ospitano un contesto naturalistico unico nel suo genere. Questi gorghi naturali, le cui acque sono ancor oggi incessantemente alimentate da una diramazione del Po scomparsa, hanno ispirato nei secoli la fantasia popolare con curiose leggende, mentre oggi offrono riparo a una ricca fauna acquatica e a una rigogliosa vegetazione matrice di biodiversità. Queste cavità si sono formate lungo il cosiddetto “Argine della Sposa” in seguito al sormonto di acque alluvionali del fiume Tartaro, dando vita a una zona naturalistica particolarmente ricca di vegetazione e fauna lacustre. Si tratta dunque di relitti di antiche e devastanti alluvioni.

I Gorghi comprendono 8 laghetti di profondità variabile dai 3 ai 15 metri. Tra i gorghi più interessanti v’è il Gorgo Gàspera, circondato da alberi e utilizzato per l’allevamento ittico, sulla cui sponda settentrionale è situata una vecchia corte padronale del Settecento. Il sito più celebre è però il Gorgo della Sposa: per la sua ampiezza, costituiva il confine naturale tra il serraglio arginato di Trecenta e il serraglio di Sariano, comunità entrambe comprese nel ducato di Ferrara.

Il GUSTO (enogastronomia)

Il Polesine è un territorio ricco di eccellenze e le sue specialità, talvolta uniche e irripetibili. Sono assolutamente da conoscere per promuovere una ricchezza che appartiene e che caratterizza questo territorio, per accrescere sempre più la consapevolezza di ciò che questa terra ha saputo “creare”. La zucca di Melara è uno di questi prodotti che trova nel Polesine un territorio adatto alla sua coltivazione.

Le tipologie più coltivate sono: la Zucca Violina e la Zucca Delicata. La Zucca Violina è caratterizzata da una forma a clava, allungata e ingrossata ad una estremità, ha la buccia spessa, di colore giallo dai riflessi aranciati, mentre la polpa è di un bel giallo intenso. Decisamente dolce, si presta per il ripieno dei tortelli e per ogni tipo di torta.

La Zucca Delicata è di forma tondeggiante con buccia sottilissima di colore verde intenso, polpa giallo arancione molto compatta e soda. Tendenza dolce, ben equilibrata da buona acidità.

TATTO (impegno fisico)

Il percorso unisce l’Adige al Po, attraversando la regione del Polesine e collegando il territorio del comune di Badia Polesine con quello di Castelmassa. Si pedala lungo piste ciclabili su sede propria; strade asfaltate con scarso traffico e strade bianche campestri. La zona in cui si pedala è completamente pianeggiante, ed è particolarmente bella dal punto di vista paesaggistico, seguendo i canali del Tartaro, del Canal Bianco e della Fossa Maestra

DISCLAIMER SULL’USO DEGLI ITINERARI

I percorsi sono stati più volte testati dai nostri volontari, verificando tutte le informazioni presenti su questo sito, ma non ci è possibile garantire l’esattezza o la precisione delle stesse. Ringrazieremo pertanto in anticipo, ogni segnalazione per la gestione di eventuali problematiche rilevate lungo l’itinerario (da inviare a percorsigravel@gmail.com).

Si ricorda che tutti gli itinerari sono aperti al traffico veicolare, pertanto devono essere percorsi rispettando il codice della strada e delle vigenti leggi.

L’autore declina ogni e qualsiasi responsabilità, civile e penale, per eventuali danni subiti o procurati a persone, animali e cose che dovessero verificarsi lungo il tragitto.

L’autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali variazioni topo-geografiche degli itinerari proposti, la cui percorrenza avviene a proprio rischio e pericolo.

Si è cercato di evitare i passaggi in proprietà private, ma questo non esclude che ci possano essere delle situazioni non a nostra conoscenza che comportino di richiedere l’autorizzazione dei rispettivi proprietari per il transito.

I tempi di percorrenza e i livelli di difficoltà degli itinerari si basano su ciclisti di medio livello, sono sempre scelti con criteri soggettivi e questi dati possono variare anche sensibilmente a seconda delle condizioni climatiche e ambientali.

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